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Comprare su PlayStation Store e non vedere più: tutto il brutto dell’acquisto digitale

Chi ha acquistato show TV di Discovery tramite il PlayStation Store li perderà tutti, senza nemmeno la possibilità di riscaricarli prima della cancellazione. La beffa ulteriore? Sony non fornirà alcun rimborso

Era già successo lo scorso anno con l’eliminazione dei film acquistati in Austria e Germania tramite Studio Canal e ora Sony l’ha rifatto. Chi ha acquistato show TV di Discovery tramite il PlayStation Store li perderà tutti, senza nemmeno la possibilità di riscaricarli prima della cancellazione. La beffa ulteriore? Sony non fornirà alcun rimborso.

Si tratta, più precisamente, di 1318 show che da un giorno all’altro sono stati dal PlayStation Store per questioni legate ai diritti e che chi li ha acquistati non potrà più vedere. Come abbiamo scritto, non è la prima volta che succede e chi utilizza le piattaforme streaming conosce bene questa fastidiosa “abitudine”. Scadono ad esempio i diritti di utilizzo di un film o di una serie TV su Prime Video? Improvvisamente non potrete più vedere quel contenuto anche se state pagando l’abbonamento, oppure potreste trovarlo su una piattaforma rivale che ha acquistato i nuovi diritti di licenza.

Se però si sa che sottoscrivendo un abbonamento a una di queste piattaforme in streaming non si diventa proprietari dei suoi contenuti, il discorso cambia (o almeno dovrebbe) quando si acquista un contenuto digitale. Invece, non è così perché anche il fornitore, escludendo produzioni proprie, acquista un pacchetto di titoli da produttori terzi per un certo periodo di tempo e quando scadono le licenze di utilizzo, quegli stessi contenuti vengono eliminati dal servizio o passano a un’altra piattaforma.


L’acquirente, ovviamente, non conosce i termini degli accordi tra fornitori e non sa per quanto tempo resterà proprietario di quel contenuto o, peggio ancora, ignora totalmente questa pratica e mai si immaginerebbe che quello show che ha acquistato su Discovery scompaia all’improvviso. Certo, al momento dell’iscrizione a un servizio i lunghissimi contratti di licenza con l’utente finale (EULA) riportano questa possibilità, ma chi passa decine di minuti a leggersi tutte queste pagine, peggio ancora se sullo schermo di un TV? Nessuno.

Bisogna quindi essere consci che se si acquista un qualsiasi contenuto digitale su qualsiasi piattaforma (gioco, film, serie TV) non se ne diventa automaticamente proprietario per sempre, ma che c’è sempre la possibilità che quel contenuto venga cancellato dal fornitore da cui lo abbiamo acquistato. C’è qualche eccezione (i file audio o gli album acquistati da Qobuz, ad esempio, vengono scaricati sul PC e rimangono vostri fino a quando non li cancellate), ma in generale il funzionamento dell’acquisto digitale è di per sé una fregatura per chi pensa che, una volta comprato un contenuto su una piattaforma, questo rimarrà per sempre suo.

Va anche detto che nemmeno il supporto fisico è eterno, visto che può degradarsi, rovinarsi e diventare illeggibile dai player, che a loro volta possono scomparire dal mercato (oggi, ad esempio, i videoregistratori VHS si trovano solo nel mercato dell’usato). In questo caso però si è più coscienti di ciò e, considerando che ancora oggi si vendono giradischi, lettori CD e piastre per cassette, si è quantomeno sicuri che la nostra collezione di DVD, Blu-ray, vinili, CD e Ultra HD Blu-ray durerà ancora per parecchio tempo.

E se è vero che la notizia degli show di Discovery cancellati da Sony può sembrare non così grave a livello di numeri, lo diventa in ottica futura, quando anche film (come già successo per Studio Canal) e giochi (anche qui già successo lo scorso anno con diversi i titoli digitali eliminati da PS vita e PlayStation 3) potrebbero sempre più spesso fare la fine degli show di Discovery. E, diciamola tutta, notizie come queste non possono far altro che incentivare la pirateria.

© 2023, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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