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Sonos è alle prese con un set-top-box per lo streaming video? Ecco il brevetto

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Sonos Era 300 - Immagine di The Verge

Un recente brevetto di Sonos depositato lo scorso dicembre mostra un set-top-box per lo streaming video che andrebbe a sfidare Apple TV 4K e Nvidia Shield TV

A quanto pare, Sonos non starebbe lavorando in gran segreto solo alle sue prime cuffie wireless. Un recente brevetto del produttore USA depositato lo scorso dicembre (qui sotto alcune immagini) mostra infatti un set-top-box per lo streaming che, anche per il prezzo suggerito (tra i 150 e i 200 dollari), andrebbe a sfidare direttamente Apple TV 4K e Nvidia Shield TV.

Tra le varie caratteristiche di questa sorta di “Sonos TV”, il brevetto prevede la presenza di più porte HDMI, grazie alle quali il set-top-box potrebbe essere in grado di sincronizzare l’audio di un intero sistema audio, agendo come una sorta di ricevitore A/V. Il brevetto suggerisce inoltre che Sonos TV potrebbe essere controllata interamente tramite una nuova app mobile invece che da un telecomando, considerando che proprio sul brevetto si legge : “l’uso di uno smartphone è molto più semplice della navigazione in un menu televisivo convenzionale”.

Un’altra parte importante del brevetto riguarda la funzione Amici e famiglia, che consentirà agli utenti di seguirsi a vicenda e di consigliarsi film e programmi televisivi. È interessante notare che si parla anche dell’assenza di un app store dedicato. Il brevetto suggerisce infatti che, a occuparsi delle varie app di streaming, sarebbe sempre la nuova app mobile dedicata, che andrebbe così a sostituire i tradizionali app store integrati presenti nei dispositivi di streaming di Amazon, Roku e Apple.


Sonos TV sembra quindi andare oltre il semplice streaming box per diventare una sorta di sistema hub per l’intrattenimento domestico e anche se si sta parlando di un brevetto, con tutto quello che ne consegue a livello di reale fattibilità e di eventuali cambiamenti nel corso dei mesi, questa mossa di Sonos (che al momento non ha confermato o smentito nulla) avrebbe comunque senso, soprattutto per il già citato obiettivo di arricchire l’ecosistema del produttore di un componente dedicato al video.

Immaginare infatti un brand sempre molto attento come Sonos limitarsi al compitino di un box esterno per le sole app di streamin, senza concepire alcuna integrazione con gli altri prodotti Sonos, non avrebbe molto senso, anche perché con i sistemi operativi per smart TV sempre più completi, supportati e moderni spendere 150 o 200 euro per avere le stesse cose su un box esterno sarebbe pressoché inutile.

© 2024, MBEditore – TPFF srl. Riproduzione riservata.

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