Nonostante riscontri incoraggianti da parte di major come Warner ed Universal, tutto tace sul fronte “audio italiano HD” da parte di Walt Disney Pictures. Non solo, l’Italia è stata completamente esclusa dall’uscita in 4K dell’ultimo film Marvel. Davvero il concetto di “customer care” non esiste più?
Come tutti i nostri lettori sanno, AF si sta battendo da oramai quasi un anno onde ottenere sui supporti fisici digitali (principalmente Blu-ray e Blu-ray Ultra HD) un trattamento audio consono per la lingua italiana. Troppi film di spessore sono stati infatti “sacrificati” sull’altare della “riduzione costi”, imponendo l’utilizzo di codifiche arcaiche, quali il Dolby Digital e il DTS, per l’italico idioma. Per tacere delle innumerevoli discriminazioni qualitative poste in essere tra noi e i mercati franco – teutonici, quasi sempre dotati di audio HD e Dolby Atmos.
I risultati ottenuti fino ad oggi sono incoraggianti. Se da un lato Warner Bros ha “aperto ufficialmente le danze” inaugurando una serie di titoli “top” dotati di audio italiano in DTS-HD Master Audio, Universal non è stata da meno, annunciando per il 2018 l’adozione su Blu-Ray Ultra HD (e probabilmente anche sul Blu-Ray standard) del formato “object based” DTS:X per la lingua italiana. Riuscendo in tal modo a “trascinare” nell’upgrade anche le label da lei distribuite, vale a dire Sony e Paramount.
Da voci di corridoio pervenuteci da vari addetti ai lavori, infine, sappiamo che pure Fox sta guardando con estremo interesse lo sviluppo degli eventi, cosa che potrebbe tradursi in una sua “correzione” di rotta nel prossimo futuro.
Disney, che ti succede?
In questo panorama di cambiamento, non passa inosservato il “pesante” vuoto di uno fra i maggiori player operanti attualmente sul mercato. Stiamo ovviamente parlando di Disney; tra tutte, forse la major che più può contare su “grossi volumi” in termini di vendita del supporto fisico.
Tale “vuoto” non è affatto dovuto ad un suo mancato coinvolgimento nella questione “audio HD”, tutt’altro. Dal primo momento, infatti, è stata nostra priorità di inoltrarle richiesta per un trattamento audio migliore, nonchè informarla riguardo tutte le iniziative, le novità e i successi che si andavano accumulando. E’ piuttosto dovuto alla completa mancanza di riscontro che, purtroppo, abbiamo avuto il dispiacere di sperimentare.
Ad oggi, abbiamo inoltrato ufficialmente a Disney svariate domande (principalmente sul motivo di un mancato upgrade dell’audio italiano), richieste per un incontro ufficiale (onde discutere delle possibili soluzioni), lamentele pervenuteci dai nostri lettori (la nefandezza audio nel Blu-ray di Oceania e il downgrade delle tracce inglesi nei film di Star Wars) nonchè gli articoli riguardo i notevoli “improvement” promossi dai suoi diretti competitor.
L’inoltro di tutto ciò ha coinvolto la sede estera responsabile del coordinamento (in gergo il cosiddetto “internazionale”), la sezione italiana responsabile del Supply Chain Management, fino all’ufficio stampa e i canonici link presenti sulle pagine del sito Disney Italia. Da tutti questi recapiti abbiamo ricevuto fino ad ora solo un assordante silenzio (ad eccezione dell’ufficio stampa, che per ovvie ragioni non poteva però rispondere nel merito delle questioni).
Tutto questo, purtroppo, rafforza ancora di più la sensazione per cui Disney stia sempre più arretrando, mostrando un sostanziale disinteresse verso il mercato italiano e gli acquirenti che ne fanno parte. Sono oramai lontani i fasti agli albori dell’era Blu-ray, quando era l’unico distributore ad accludere tracce 7.1 e DTS-HR anche per l’italiano (Rapunzel e Toy Story 3 docet); l’offerta audio si è infatti progressivamente “appiattita” nel tempo, complice il silenzio generale, fino a ridursi all’odierno DTS 5.1.
Serie TV e “catalogo” non pervenuti in Blu-ray
Il tutto, sfortunatamente, non si limita alla caratura audio dei Blu-Ray. Duole constatare come intere serie e film manchino completamente di un’edizione italiana in HD. Si vedano i casi “scottanti” delle serie Marvel di Netflix, come Agents of S.H.I.E.L.D., Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage… tutte regolarmente presenti su Blu-ray all’estero, ma totalmente mancanti qui da noi.
E cosa dire dei celebri vecchi film di catalogo? Ad eccezione dei grandi classici, comunque uno sparuto numero annuale, in Italia, da diverso tempo ormai, non si è più visto nulla. Idem per i titoli distribuiti in DVD da Buena Vista, come Il colore dei soldi di Scorsese, la 25a ora di Spike Lee, Insider di Michael Mann , Omicidio in diretta di Brian De Palma, usciti in Blu-ray negli USA e mai arrivati sul nostro mercato dopo le ormai vetuste edizioni DVD.
Da quanto ci riportano alcuni addetti ai lavori, purtroppo, senza margini di profitto più che elevati, la major non concede alcunchè. E’ quasi Kafkiano il caso delle già citate serie Netflix, per cui alcune realtà italiane si erano offerte di finanziare in prima persona la realizzazione. La risposta che è stata data loro recitava un laconico “Marvel non è interessata al mercato italiano“. Siamo indecisi se essere più stupiti per il rifiuto di un finanziamento a perdere oppure per il fatto di aver ottenuto una risposta. Resta il fatto, ben conclamato peraltro, data la disponibilità a finanziare “in proprio” l’edizione fisica, che invece il mercato italiano sia molto interessato a Marvel.
Ultra HD Blu-ray: L’italia è esclusa
Venendo infine al presente, e quindi al motivo per cui scriviamo questo editoriale, è ancora più deprimente assistere a quanto accaduto con l’edizione ultra HD di Guardiani della Galassia Vol.2. Avevamo già dato notizia dell’uscita prevista verso la fine di agosto (ora sappiamo si tratti del 22) dell’ultimo film Marvel, in edizione 4K, per il mercato statunitense. Eravamo tuttavia in attesa di conoscere le caratteristiche tecniche per l’eventuale edizione europea ed italiana in particolare.
Nonostante ripetute richieste, ad oggi non abbiamo ancora ricevuto una risposta ufficiale sulla questione.
Nel mentre però, Disney ha già annunciato le edizioni italiane del film in uscita il 30 agosto, vale a dire gli usuali Dvd e Blu-ray standard. Di un Blu-ray Ultra HD italiano non vi è traccia. Diverse fonti on-line ci confermano, peraltro, che non sarà commercializzata alcuna versione italiana di Guardiani della galassia vol.2 in ultra HD.
Il tutto sarebbe ancora ostaggio del “sentito dire”, data la totale latitanza di notizie ufficiali, non fosse che in rete sono iniziati a comparire i pre-order delle edizioni francese e tedesca prima, con relative caratteristiche tecniche poi. Noi le abbiamo riprese dal sito tedesco bluray-disc.de e le pubblichiamo qui sotto. Come si vede immediatamente l’edizione copre quasi tutta l’Europa, avendo presenti le tracce Inglese, Francese, Tedesca e Spagnola, più altre parti del mondo (Giappone e Canada).
Potrebbe sorgere il dubbio si tratti di un’edizione unica, comune al mercato USA. Non è così. Confrontando con i dati ufficiali rilasciati da Disney a Blu-ray.com, si vede bene come i due dischi risultino ben differenziati.
Cosa se ne conclude quindi? Chiaramente, che l’Italia è stata esclusa da qualsiasi edizione 4K Disney. Nella fattispecie, non vedremo il bel film di James Gunn in Ultra HD con audio italiano. Audio italiano che avrebbe potuto essere “promosso” al Dolby Digital Plus 7.1 tra l’altro, come il resto delle tracce presenti. Ulteriore beffa che si aggiunge alle precedenti.
La notizia di questa clamorosa ed immotivata esclusione ha subito fatto il giro della rete, provocando reazioni di protesta e sdegno da parte degli appassionati italiani. In particolare, sono state prese d’assalto le fan page Disney su Facebook, “Disney Dvd e Blu-ray Italia” e “La Gazzetta Disney”, le quali hanno registrato un inusitato numero di messaggi e mail di protesta, a volte fin troppo colorite. Come i gestori delle suddette pagine ci hanno fatto sapere, si tratta ad ogni modo di spazi web del tutto amatoriali e assolutamente non legati alla major in questione. Ciò non di meno ci hanno comunicato il loro pieno appoggio ed apprezzamento per quanto stiamo facendo, schierandosi al fianco degli appassionati nel “condannare” questa politica di immotivata esclusione.
Nelle ultimissime ore è stato annunciato ufficialmente anche il secondo titolo che Disney pubblicherà in UHD 4K: trattasi dell’ultima avventura cinematografica di Jack Sparrow, Pirati dei Caraibi: la Vendetta di Salazar con caratteristiche tecniche e extra della versione USA riportati sul sito blu-ray.com
Il presentimento è che anche questo titolo non arriverà in edizione 4K in Italia.
Ci chiediamo se Disney ritiene di tenere un comportamento “etico” nel trattare l’Italia come un mercato “da terzo mondo”, quasi ai limiti della discriminazione. Proponendo tra l’altro edizioni tecnicamente “obsolete” nell’audio facendole pagare 30€ e più. Se così fosse, evidentemente i significati che attribuiamo al termine “etica” sono differenti.
Del resto il continuo sottrarsi a qualsiasi confronto, lamentela e richiesta sembrerebbe delineare il profilo di una multinazionale che degna di attenzione solo ed esclusivamente i grandi numeri e il profitto, prescindendo completamente da quella che è la “soddisfazione” dei suoi clienti, vera base nonchè added value dello spirito imprenditoriale.
Dubitiamo fortemente che il fondatore Walt Disney, avrebbe mai avallato una linea di comportamento così indirizzata, avulsa completamente dal confronto e sorda alle richieste dei propri clienti. Soprattutto considerando il target “per famiglie” cui l’azienda è da sempre indirizzata.
Volendo comparare, invece, quanto accade presso i competitor, siamo rimasti molto colpiti quando fonti afferenti ad alcuni uffici di authoring ci hanno riportato come la nostra “battaglia” pro audio di qualità abbia fatto “scalpore” nell’ambiente, finendo per essere immediatamente prioritizzata, dacchè, per stessa ammissione dei responsabili “per quanto il mercato sia piccolo, non possiamo permetterci di disattenderne le richieste, né di rimanere indietro rispetto la concorrenza“.
Un’affermazione che ci fa oltremodo piacere, ma nel contempo chiarifica in maniera inequivocabile gli approcci completamente opposti nella gestione del customer care utilizzata dai player in questione.
Per concludere, saremmo oltremodo lieti di poter vedere smentiti tutti i fatti fino qui riportati, motivo per cui rilanciamo per l’ennesima volta una richiesta di incontro a Disney, sperando la stessa non rimanga, ancora una volta, senza risposta.
Disney, se ci sei, batti un colpo.
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