C’è stato un tempo in cui nelle case di ognuno di noi c’era un impianto Hi-Fi e Technics era tra i marchi più gettonati per il suo ottimo rapporto qualità prezzo.
Erano gli anni in cui nei grossi store di elettronica di consumo potevi trovare impianti Hi-Fi e c’era la fila di ragazzini a sbavare di fronte ad oggetti divenuti poi di culto, come i famosi “1200”. Come in tutti i settori poi, c’è stato un cambiamento, le esigenze dei consumatori sono cambiate. Molti brand hanno chiuso i battenti, taluni si sono dedicati ad altri settori e poi c’è Technics che, oltre a mantenere una serie di prodotti specifici per gli audiofili, ha introdotto a catalogo delle soluzioni in grado di coniugare qualità, facilità di utilizzo ed eccellente rapporto qualità prezzo.
L’all in one Technics SA-C600 ed i diffusori Technics SB-C600 sono un classico esempio di come il settore dell’Hi-Fi possa trovare il giusto compromesso tra qualità, praticità e costi decisamente sostenibili.
Technics SA C600 un all in one che mette tutti d’accordo
Iniziamo questo nostro test parlando del Technics SA-C600 che potremmo definire come un all in one, una tipologia di prodotto che divide da tanto tempo gli appassionati tra fautori e detrattori. Il motivo della discordia è semplice: se da un lato apparecchi di questo tipo vincono a mani basse per quanto riguarda ingombri e funzionalità, dall’altra gli audiofili più incalliti non guardano di buon occhio a soluzioni del genere perché ritenute come un compromesso e si sa, agli audiofili, non piacciono i compromessi.
Purtroppo i compromessi spesso e volentieri sono indispensabili nella vita di tutti i giorni. Pensate al motociclista sportivo che per andare al lavoro volesse usare la sua moto super sportiva con gomme slick in una piovosa giornata di novembre, di sicuro potrebbe avere delle difficoltà, come potrebbe averle l’audiofilo che nel suo ambiente domestico deve far coesistere, TV e impianto audio senza litigare con la consorte. Qui entra in gioco il Technics SA-C600 che al suo interno racchiude:
- LETTORE CD
- STREAMER DI RETE
- INGRESSO PHONO MM
- RADIO
- USB A E B
- INGRESSO OTTICO
- INGRESSO COASSIALE
- USCITA CUFFIE
- BLUETOOTH (AAC, SBC)
- AMPLIFICATORE INTEGRATO
Tutta questa “roba” la troverete all’interno di uno chassis caratterizzato da una linea elegante che ben si intona con le moderne esigenze di design, con dimensioni di soli 340 mm × 94 mm × 341 mm ed un peso di 4,8 kg. La sezione di amplificazione può contare sull’utilizzo del processore Jeno ed è in grado di erogare una potenza di 60 Watt su 8 Ohm. Per chi non lo sapesse la tecnologia Jeno è una tecnologia proprietaria del brand giapponese che a detta dei suoi tecnici, è in grado di elaborare i segnali in modo totalmente digitale durante tutte le fasi: dall’ingresso all’uscita. Sempre a detta di Technics questo sistema, rispetto a quello analogico, risente molto meno del deterioramento del segnale causato dal rumore esterno. La potenza è nulla senza il controllo diceva qualcuno ed è per questo che Technics ha prestato molta attenzione nella realizzazione dei circuiti di alimentazione che dovranno gestire tutte le sezioni di questa macchina. Molta attenzione è stata rivolta anche all’alimentazione del clock del processore Jeno che può contare sullo stesso circuito di soppressione del rumore di sua maestà il Technics Sl-1000R. In sostanza troviamo diverse soluzioni inusuali su una macchina di questo tipo e soprattutto di questo prezzo. Diciamo che le premesse sono decisamente ottime. Altra cosa da sottolineare è la presenza di un alimentatore dedicato per la sezione phono che, vi anticipiamo, ci è piaciuta particolarmente. Infine, come abbiamo già fatto per il test del Gold Note IS-10 pochi giorni fa, dobbiamo fare i complimenti agli ingegneri Technics perché concentrare tutte queste cose all’interno di uno chassis così piccolo, con delle sezioni di alimentazione del genere, non deve essere stata una operazione semplice.
Installazione ed uso del Technics SA C-600
Più semplice che configurare un nuovo telefonino. Questa la prima cosa che abbiamo pensato dopo aver installato il Technics SA C600 e questo è un aspetto molto importante soprattutto se pensiamo che questo è un apparecchio destinato a tutta la famiglia. Per utilizzare il Technics SA C600, oltre all’ottimo telecomando in dotazione ed al display frontale, potrete utilizzare l’APP Technics Audio Connect, dopo aver configurato Google Home. Le operazioni sono estremamente semplici, vi basterà seguire la procedura guidata. Per quanto riguarda la rete avrete la possibilità di connettervi sia in modalità cablata che wireless. A proposito di APP, Technics Audio Connect, oltre ad essere semplice offre diverse possibilità di fine tuning decisamente comode, come il balance, il controllo dei toni, e la possibilità di intervenire sulla fase.
Il Bluetooth non supporta LDAC come invece succede con gli auricolari true wireless Technics AZ80, ma onestamente non rientra tra le priorità di connessione, considerando le tante e più valide alternative a disposizione. Il lettore CD con questa carica dall’alto che ci ricorda le vecchie consolle fine anni Novanta, tra le altre cose, supporta gli MQA CD (chissà quale sarà il futuro di questo formato), cosa molto rara ma che in Giappone è decisamente più diffusa che in altri posti del mondo, infatti anche altri brand nipponici come Triode o Luxman supportano questa possibilità. Infine l’ingresso Phono MM è un vero e proprio gioiello se consideriamo la fascia di appartenenza di questo prodotto, merito anche dell’ottimo lavoro fatto sull’alimentazione. Sul retro avrete possibilità di connettervi sia tramite cavo coassiale che ottico, molto utile quest’ultimo se si vuole collegare una TV. Tramite l’USB A e B poi potrete collegare una chiavetta con la vostra musica preferita o collegare un PC.
Avrete a disposizione anche la connessione per il subwoofer che vi consentirà di realizzare un impianto 2.1 che potrebbe essere comodo per gli appassionati di action o movie o per chi adora i bassi tellurici, anche se i piccoli Technics SB-C600 da questo punto di vista ci hanno stupito, ma di questo ne parleremo dopo. Infine ricordiamo Space Tune, che tramite un DSP vi fornisce delle impostazioni studiate per far suonare al meglio i vostri diffusori in base al posizionamento. Cosa manca? probabilmente c’è tutto quello che serve alla maggior parte delle persone, i più esigenti potrebbero lamentare la mancanza della certificazione Roon e come dicevamo sopra, la mancanza della compatibilità con LDAC. Sarebbe stata comoda una presa HDMI ma per quello c’è il fratello Technics SU GX-70 di cui speriamo di parlarvi a breve.
Costruzione, ingombri e considerazioni varie
Il Technics SA-C-600 è l’ennesimo miracolo che abbiamo visto in questi giorni dal punto di vista degli ingombri dopo il test d qualche giorno fa del Gold Note IS-10. Anche in questo caso non possiamo che fare i nostri migliori complimenti a chi ha progettato il layout, considerando che la sfida in questo caso era ancora più ardua essendo presente anche un lettore CD. Il design a noi piace: minimalista, sobrio ed elegante. La parte superiore è costruita veramente bene e quando si toccano i pulsanti a sfioro per on/off e per regolare il volume si ha una sensazione di solidità. La parte anteriore è meno rifinita rispetto al sopra ma comunque le plastiche che lo compongono sono resistenti. Il retro dell’apparecchio è molto razionale, dotato di connettori di buona qualità, ben distanziati tra di loro. Insomma questo Technics SA C600 oltre che un ottimo compagno di ascolti è anche un buon compagno di arredo. A tal proposito abbiamo rispolverato un vecchio giradischi Technics SL-1401 ed è curioso notare come a distanza di più di 40 anni, il family look, pur evolvendosi, ha una linea di continuità.
Technics SB-C600: chi l’avrebbe mai detto!
“Accidenti stanno suonando i diffusori grandi di Technics e me li sto perdendo!” Questa è stata la prima cosa che abbiamo pensato quando siamo arrivati all’ hotel Melià per il Milano Hifidelity. In realtà a suonare erano le piccole Technics SB-C600 adagiate su degli stand Solidsteel che, fatalità, abbiamo anche noi in redazione! Per chi non lo sapesse si tratta di diffusori a due vie con driver coassiale che presentano sul pannello anteriore lo sbocco del reflex.
A proposito di reflex anteriore gli ingegneri nipponici hanno deciso di adottare una soluzione chiamata Porta A Flusso Omogeneo. Technics ha adottato un metodo di controllo del flusso d’aria utilizzato addirittura per le ali degli aerei.
Gli ingegneri hanno realizzato la forma a sezione trasversale della porta utilizzando l’analisi del flusso. Questo sistema dovrebbe garantire una riproduzione della gamma bassa con pochissimo rumore e con una risposta in frequenza estesa. Sarà cosi? lo scoprirete tra poco.
Per quanto riguarda i driver, troviamo un coassiale che consiste in un driver da 15 cm ed un tweeter da a cupola da 2,5 cm. A proposito di tweteer avrete sicuramente notato quello che in Technics chiamano plug acustico e che è stato messo lì con lo scopo di migliorare il soundstage. Altra cosa interessante da evidenziare è il Balanced Driver Mounting Architecture, detta in termini spiccioli, la modalità di fissaggio degli altoparlanti.
Tutti noi sappiamo quanto deleteree siano le risonanze e le vibrazioni in un diffusore. Technics per ovviare a questo problema ha studiato un deflettore di montaggio per i driver, con un design specifico che conferisce inoltre un basso tasso di distorsione.
Infine anche i componenti del cross-over sono di buona qualità. Quello che a nostro avviso è perfettibile sono le rifiniture delle pareti laterali e di quella posteriore che attualmente rispetto alla concorrenza risultano essere un po’ indietro. In sostanza questo diffusore, al suo interno racchiude delle scelte progettuali inusuali, intelligenti e soprattutto (attenzione: spoiler!) valide.
Una accoppiata che mette tutti d’accordo.
E’ giunto il momento di testare questa accoppiata, che come già successo al Milano HiFidelity ci ha fatto sorgere un interrogativo:
“Vale la pena spendere centinaia di migliaia di Euro per un impianto HiFi se poi devo posizionarlo alla bene e meglio con i diffusori incastonati tra una vetrina di cristallo ed una nicchia, quando con meno di 2000 Euro posso prendere un sistemino del genere ed investire il resto dei soldi altrove?“
L’interrogativo nasce dal fatto che questa accoppiata Technics SA C600 e Technics SB C600 suona veramente bene. Noi abbiamo posizionato i diffusori su degli stand Solidsteel SS-6 lasciandogli un bel po’ di aria attorno e ruotandoli leggermente verso il punto di ascolto. Il suono che ne è venuto fuori è dinamico e dotato di ottimo timing, dettaglio, estensione in gamma bassa (nei limiti fisici del possibile) e tanto coinvolgimento emotivo.
Tutto funziona senza intoppi, sia lo streaming che la riproduzione da CD e, l’ingresso Phono poi, è degno di portare il marchio di chi ha inventato il giradischi più iconico della storia, talmente iconico che ci rifiutiamo di scriverne il nome. Per il test abbiamo utilizzato, tra gli altri, il CD di Fausto Mesolella Live ad Alcatraz ed il vinile con stampa giapponese di Musica Nuda Girotondo di De Andrè.
Abbiamo inoltre abbinato i diffusori Technics SB C600 al Gold Note IS-10 e, il Technics SA C600 alle Wharfedale Evo 4.4, ed entrambi hanno ulteriormente dimostrato le loro valenze. Sempre a proposito del Technics SA C600 in quest’altro articolo, su suggerimento degli amici di Spazio HiFi, lo avevamo proposto abbinato ai diffusori Triangle Borea BR03. Riassumendo potremo definire le prestazioni sonore di questa accoppiata come vere. Qualcuno dei presenti in sala di ascolto a dire la verità ha riscontrato un certo affaticamento dopo diverse ore di utilizzo ma a nostro avviso questa accoppiata è semplicemente un veicolatore di segnale che non fa altro che riprodurre quanto voluto in sala di registrazione, nel bene e nel male. Molto interessanti anche le performance in abbinamento alla TV tramite cavo ottico, che hanno saputo riprodurre in maniera nitida e scandita i dialoghi, donando una buona dinamica ed estensione in basso.
Conclusioni e considerazioni: “Cosa è cambiato negli ultimi quarant’anni?”
Abbiamo fatto questa domanda a voi lettori sulla nostra pagina Instagram e le risposte sostanzialmente dicevano che a vostro avviso non era cambiato poi così molto. In effetti se si pensa al prepotente ritorno al vinile, ci verrebbe di dare la stessa risposta anche a noi. Ad una analisi più attenta però si nota che delle cose sono cambiate e come! In primis oggi possiamo contare su una fascia entry level di qualità eccellente sia per prestazioni che affidabilità. Altra cosa che è cambiata è la modalità di fruizione dei sistemi audio, si va sempre di più verso un mondo che punta sull’integrazione tra domotica, audio, video e via discorrendo.
Altra cosa importante sono la facilità di utilizzo, le dimensioni ed il design. Se una volta si vedevano sparsi per le case, anche buttati in malo modo, diffusori con woofer da almeno 20 cm oggi la maggior parte dei comuni mortali ascolta musica con sistemi quasi tascabili. Il Technics SA C-600 ed i Technics SB C-600 sono un esempio di facilità di utilizzo, compattezza e qualità di riproduzione in grado di coniugare le esigenze di tutta la famiglia senza dimenticarsi dell’appassionato in cerca di un apparecchio in grado di unire a quanto appena detto quel tocco di qualità che renderà l’ascolto appagante. Se qualcuno mi chiedesse se vale o meno la pena acquistare questa accoppiata la mia risposta sarebbe decisamente si.
L’ all in one Technics SA C600 ed i diffusori Technics SB C600 sono disponibili presso i rivenditori autorizzati del marchio, per prezzi e caratteristiche vi lasciamo i seguenti link:
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