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MUSICAL FIDELITY, MARANTZ, MONITOR AUDIO: A QUALCUNO PIACE CALDO

Dopo aver anticipato le caratteristiche e le innovazioni presenti nella nuova versione dell’amplificatore MUSICAL FIDELITY A1, abbiamo pensato bene di farne il cuore pulsante di un sistema ad alta fedeltà che non costringa a far sanguinare il proprio conto in banca.

Era il 1982 quando Anthony Michaelson diede vita alla MUSICAL FIDELITY iniziando l’attività di produttore di elettroniche Hi-Fi nella cucina di casa, opera resa possibile anche grazie ad un piccolo tesoretto messogli a disposizione dall’evidentemente bendisposta suocera, e dopo appena tre anni, ovvero nel 1985 fu introdotto sul mercato quello che in breve divenne uno dei dispositivi più gettonati tra le varie opzioni disponibili in tema di amplificazione.

Linea abbastanza diversa dal solito, completamente nero e mediamente anonimo, il MUSICAL FIDELITY A1 vantava appena 25 watt per canale – sebbene in pura Classe A – ed era alquanto ben disposto nell’elargire corrente al fine di pilotare efficacemente diffusori anche impegnativi.

MUSICAL FIDELITY A1: sobrio ed elegante nella sua livrea nera

 

In ossequio alla filosofia dell’epoca, anche il MUSICAL FIDELITY A1 non disponeva di controlli di tono né di bilanciamento, solo un selettore atto alla scelta delle sorgenti e la manopola del volume, oltre ovviamente al pulsante di accensione.


Poco altro alle spalle, dove si rintracciavano i connettori RCA sia degli ingressi linea che dello stadio fono MM/MC nonché i connettori per i diffusori, del tipo esclusivamente dedicato alla ricezione di banane da 4 mm, terminando la pletora con l’immancabile vaschetta di rete a standard IEC.

Il retro dell’A1: semplice e pulito nella sua completezza

 

Non molto differente l’attuale replica, almeno esteticamente, fatto salvo per un comando assente all’epoca che consente di ridurre di circa 10 decibel il guadagno dello stadio di preamplificazione, soluzione adatta a gestire sorgenti di linea esuberanti dal punto di vista del livello di uscita.

Internamente le cose sono abbastanza differenti: fermo restando l’originalità del circuito – sebbene rivisto e corretto alla luce della disponibilità di componentistica migliore e più silenziosa – la maggiore variante risiede nell’alimentazione, ora sdoppiata e dedicata a ciascun canale, aspetto questo che migliora ulteriormente le già notevoli capacità di pilotaggio.

Nuovi è più performanti i condensatori di filtro, rivisto in parte il layout circuitale e nuovo anche il potenziometro del volume, un esemplare a marchio ALPS serie RK assai migliore del precedente a strato di carbone.

Insomma, le cose sono state fatte davvero bene ed in modo coerente con la tutela filologica della versione originale, aspetto questo che evita inutili riproposizioni di modelli appartenenti al passato con lo scopo di fare cassa e niente più.

Certamente non in questo caso.

A tal punto non resta che individuare componenti ancillari degni di essere associati al suddetto iconico amplificatore, ovvero una sorgente – o più d’una volendo optare anche per un sistema analogico – ed un sistema di diffusori, non escludendo i cavi di segnale, di potenza ed eventuali accessori.

Il lettore MARANTZ CD-60: degno compagno del MUSICAL FIDELITY A1

 

Un ottimo lettore che non costringa ad esborsi eccessivi e vanti ottime qualità prestazionali è certamente il MARANTZ CD60 (± 700€), recentemente apparso sul mercato e da noi già preso in considerazione qualche tempo fa in questo articolo.

Presenta un suono morbido – analogico come da più parti è stato definito nei vari test d’ascolto effettuati – una caratteristica ideale per abbinarsi al caldo e corposo suono del MUSICAL FIDELITY A1.

Non mancano quindi che una bella coppia di diffusori e volendo un giradischi.

Circa i primi siamo rimasti in terra d’Albione confidando nel modello BRONZE 100 (± 400€ per la coppia) prodotto da MONITOR AUDIO, un brand di assoluto rispetto i cui diffusori sono realizzati affondando a piene mani nella tecnologia, molto spesso proprietaria come il condotto bass reflex definito HiVE (attualmente giunto alla versione II) oppure i driver progettati con il sistema C-CAM.

Diffusori MONITOR AUDIO BRONZE 100 6G

 

Eccellente il tweeter con membrana metallica dorata – anch’esso beneficia della progettazione C-CAM – e dotato di una guida d’onda UD (Uniform Dispersion) che aumenta le prestazioni in merito alla dispersione.

La cinematica da abbinare a questo sistema può convenientemente essere opzionata dal corposo catalogo PRO-JECT, costruttore austriaco notissimo la cui produzione è davvero eccellente, ad esempio il modello DEBUT CARBON EVO (± 500€), un eccellente trazione a cinghia convenientemente già equipaggiato di fonorivelatore ORTOFON 2M Red di tipo MM.

Circa i cavi di segnale, consigliamo di attingere dal catalogo AUDIOQUEST – segnatamente la serie Forest – mentre per quelli di potenza andrà benissimo una sezione di almeno 4 mmq in ottimo rame.

L’immancabile occhiata ai prezzi ci dice che la cifra da investire oscilla tra i 2.500 ed i 3.000 € – al netto di eventuali sconti e considerando la dinamica dei prezzi rintracciabili sul Web – una somma che vi darà la possibilità di allestire un più che soddisfacente impianto Hi-Fi nella migliore accezione del termine.

Chiaramente, relativamente alla sorgente ed ai diffusori potete scegliere altri prodotti di vostro maggiore gradimento, i nostri sono solamente consigli, ma quanto indicato è attualmente fortemente avvantaggiato da un eccellente rapporto q/p, altro aspetto da non sottovalutare mai.

Come al solito, ottimi ascolti!!!

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